Elenchiamo qui a seguito alcune delle piante più comunemente usate in erboristeria e medicina alternativa, ma anche nei riti profetici e divinatori.
Sempre più usata sia in cosmesi che in medicina. Ha un colore che può
andare dal verde sino al marrone rossiccio. Il suo profumo è piuttosto secco e trova il suo uso sin dall’antico Egitto. Cura tra l’altro arrossamenti e infiammazioni.
CANNELLA:
Si usa per creare insieme ad altri componenti, olii e incensi che in
passato venivano considerati magici. Principalmente combatte paure e ansie favorendo il potere decisionale nelle scelte per raggiungere le mete prefissate.
LAURO:
Più comunemente chiamato alloro. Ha una storia leggendaria (gli Imperatori se ne cingevano il capo). Combatte le negatività e rafforza la volontà e la tenacia. Aiuta anche a comprendere i sogni. Spesso nel passato veniva usato per favorire la chiarovegg enza (le foglie secche venivano bruciate durante la divinazione o per concentrarsi).
LAVANDA:
Usata nei riti protettivi è anche un eccitante che stimola i centri nervosi. È un ottimo disinfettante, purificante e prima della completa fioritura può essere un valido insetticida.
MIRRA:
Sviluppa e rafforza l’io profondo, aiutando ad affermare le proprie scelte e la determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati. Favorisce anche la concentrazione e rende più spirituali.
SANDALO:
Di aroma intenso eleva lo spirito e stimola il senso di conquista e di comprensione dei misteri. Rende determinati, risvegliando doti positive e neutralizzando energie ostili.
SANGUE DI DRAGO:
Una resina pregiata che in passato veniva utilizzata per preparare pozioni magiche segretissime. Chiamata così proprio per il suo colore intenso, veniva rafforzata attraverso riti particolari. Nella leggenda rappresenta la forza stessa del Drago, è quindi utilizzata per proteggere legami d’amore e allontanare i malefici. Le piante elencate qui a seguito vengono più normalmente usate in medicina:
AMAMELIDE:
Indicato come vasocostrittore nei casi di varici, capillari fragili ecc …
ANANAS:
Molto diffuso come digestivo, diuretico e anche drenante viene indicato per combattere l’arteriosclerosi e l’indurimento delle vene. Utile per i capillari fragili è anche l’ARACHIDE
UVA URSINA E CURCUMA:
Sono indicati come battericidi e come validi rimedi per curare problemi alla vescica e alle vie biliari.
I CHIODI DI GAROFANO:
Sono da sempre indicati contro il mal di denti e dolori in genere. Hanno capacità antidolorifiche e la loro essenza è un ottimo disinfettante:
SEMI DI LINO:
Sono l’antico rimedio usato come impacco per favorire l’espettorazione e per curare i sintomi bronchiali del raffreddore. Come lassativo naturale e non irritante per l’intestino è consigliato il TAMARINDO.
Chiaramente l’elenco sarebbe estremamente lungo e questo è solo un esempio di quanto erbe e piante possono essere d’aiuto. È necessario fare chiarezza sui differenti modi di trattare le erbe per esempio:
Lo sciroppo si prepara con erbe infuse o macerate. Al liquido ottenuto si aggiunge poi zucchero.
L’infuso si prepara come il tè, cioè si fa bollire dell’acqua versandola poi direttamente sulle erbe, lasciando depositare il tutto per almeno cinque minuti.
Il macerato, come dice il nome stesso, si ottiene mettendo in acqua fredda le erbe lasciando poi riposare il tutto coperto in un luogo fresco per alcuni giorni (una variante può essere fatta usando alcool al posto dell’acqua).
Il decotto invece si ottiene mettendo le erbe in acqua fredda cuocendole poi con il recipiente chiuso per alcuni minuti dall’ebollizione.
Da usare come crema è invece l’impiastro. Si ottiene facendo cuocere le erbe con aggiunta di olio, grasso o glicerina creando così una sostanza cremosa da spalmare:
Esiste infine il sulfamigio o fumigazione. In questo caso le erbe vengono bruciate oppure più comunemente messe in acqua bollente e se ne respirano le esalazioni.